#JESOLOPEOPLE: Giulia Tamburini, imprenditrice.

Giulia tamburini #Jesolopeople

Jesolo è una città fatta di mare, design, eventi. E molto altro. Ma soprattutto, è fatta di persone. Per questo abbiamo deciso di dedicare sul nostro blog uno spazio che abbiamo chiamato #Jesolopeople, in cui raccontare le storie della “gente di Jesolo”. C’è chi è qui da sempre e chi è arrivato dopo. Non importa. Quelle che cerchiamo sono storie che valga la pena raccontare.

Oggi vi raccontiamo come da un sogno e un viaggio in India si sia arrivati a creare un centro di Wellness experience, creatività e mindfulness, ma soprattutto vi parliamo di una famiglia che fa squadra. Ce lo ha raccontato Giulia Tamburini, classe 1991, imprenditrice jesolana.

Benessere a tutto tondo

Era il 2002 quando i genitori di Giulia, Anna Panni e Paolo Tamburini, decisero di acquistare una villa immersa nel verde a Jesolo Paese. I lavori da fare erano molti e il percorso si preannunciava complesso, ma l’obiettivo era chiaro: realizzare uno spazio benessere a 360° nella propria città.

L’idea era quella di creare un ambiente rilassante, dove le persone potessero ottenere un benessere psico-fisico come auspicato dai fondamenti dello yoga” racconta Giulia.

Per concretizzare questo progetto Anna e Paolo decisero di ampliare le proprie conoscenze attraverso un viaggio nella terra della meditazione e della spiritualità, l’India. Qui si focalizzarono sullo studio dell’Ayurveda (pratica tesa a ritrovare un equilibrio tra corpo, mente e spirito) per trasportarne i principi in Veneto.

Dopo aver interiorizzato questa filosofia dello ‘star bene’ Anna e Paolo sono riusciti a concretizzare il loro progetto passo dopo passo, realizzando l’odierna villa con giardino e spa.

Un lavoro di squadra

L’idea di creare una villa come centro benessere è stata della mamma che, essendo estetista, ha messo la sua esperienza in questo progetto: anche oggi è lei a gestire i trattamenti ed il personale. Papà è invece maestro di sauna, e fino a che non sono arrivate le restrizioni erano molto richiesti i suoi rituali Augfuss*. E organizzavamo spesso anche meditazioni guidate con una maestra di Reiki”.

Ma l’aspetto che tiene a sottolineare Giulia è il valore della gestione famigliare.

Diversamente dai grandi centri spa, qui è possibile creare un rapporto personale con i propri ospiti. Si entra davvero in famiglia, fin dal momento in cui la mamma accoglie i visitatori a quando papà effettua i rituali. Per noi è importante il contatto umano, far sentire ciascuno a proprio agio”.

Quella della cura degli ospiti è una passione trasmessa anche a Giulia, grazie alla quale la villa ha aperto le porte al mondo degli eventi.

Come guidare una Ferrari

Giulia ha iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia nel 2014, subito dopo aver conseguito la laurea in Relazioni pubbliche e Comunicazione d’impresa.

Finita l’università a Milano stavo facendo colloqui in zona, ma quando i miei genitori mi hanno dato questa opportunità ho deciso di tornare a Jesolo. Non è stato semplice inserirsi nella gestione di un’impresa: è come prendere la patente e guidare una Ferrari! Molto l’ho imparato lungo la via e devo ringraziare mamma e papà per il sostegno che mi hanno dato. Oggi sono contenta della scelta fatta, ed è anche grazie a loro”.

Oltre alla laurea, Giulia ha seguito dei corsi di specializzazione, con l’obiettivo di trasformare la villa in uno spazio eventi, compresi i matrimoni. Da qualche anno Villa Giulia è infatti Casa Comunale, pertanto è possibile celebrare le nozze prima e festeggiare il ricevimento nella stessa location.

Ma l’essenza del luogo rimane legata all’atmosfera famigliare, come spiega Giulia in conclusione:

Quando avevamo comprato la villa pensavamo di venirci a vivere, poi è nato un progetto per il benessere della persona. Ma alla fine ci ‘viviamo’ lo stesso: siamo sempre qui e la trattiamo come se fosse casa nostra, ogni dettaglio è curato e creato da noi. E ogni ospite è parte della famiglia”.

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* Rituale Augfuss: si versano acqua o ghiaccio, mescolati a essenze aromatiche, sulle pietre roventi della stufa, per poi dirigere il getto di vapore verso gli ospiti della sauna con colpi di asciugamano