#JESOLOPEOPLE: Matteo Rizzante, albergatore.

Matteo Rizzante Albergatore

Jesolo è una città fatta di mare, design, eventi. E molto altro. Ma soprattutto, è fatta di persone. Per questo abbiamo deciso di dedicare sul nostro blog uno spazio che abbiamo chiamato #Jesolopeople, in cui raccontare le storie della “gente di Jesolo”. C’è chi è qui da sempre e chi è arrivato dopo. Non importa. Quelle che cerchiamo sono storie che valga la pena raccontare.

Per primo abbiamo incontrato Matteo Rizzante, albergatore: abbiamo provato a vedere attraverso i suoi occhi come sia cambiata Jesolo e il modo di fare accoglienza in questi ultimi vent’anni.

Sognando Jesolo

Tutto è iniziato con Sandro, papà di Matteo, e con un paio di pattini con le rotelle.

È stato proprio il desiderio di acquistarne un paio che lo ha spinto, ancora ragazzino, a lavorare in un albergo, e da quel momento la passione per il mondo dell’accoglienza non l’ha più abbandonato. Comprati i pattini, ha iniziato a viaggiare a tutta velocità sulla strada dell’ospitalità: prima la scuola alberghiera ad Abano Terme e poi, ancora sotto il militare, l’acquisto del primo hotel a Jesolo, città che con la Dolce vita stava iniziando a conoscere un successo strepitoso.

Una grande famiglia

Matteo ha quindi mosso i primi passi proprio dentro un albergo, crescendo all’interno in una famiglia allargata che comprendeva tutto il personale della struttura, fino ad includere gli ospiti stessi, che anno dopo anno tornavano a Jesolo per le vacanze.

Il ricordo del periodo che va dagli anni ’70 ai ’90 è fatto di spaghettate in compagnia, la musica di una chitarra nell’aria e l’atmosfera di una grande famiglia che viveva tutta in hotel: proprietari, personale e ospiti.

Le vacanze erano quelle dei film, con l’auto stracarica e la partenza verso il mare, dove si passava un mese a rilassarsi e divertirsi. Questo comportava due cose, come ci dice Matteo.

“L’albergo poteva mantenere uno stampo tradizionale per molto tempo, perché erano gli ospiti stessi a non voler troppi cambiamenti. Non solo si tornava nella stessa struttura, ma generalmente veniva chiesta la stessa camera, e guai anche solo a cambiare un quadro! Quella era come una seconda casa, dove ritrovare l’ambiente confortevole dell’anno precedente. E poi c’erano gli amici: io avevo quelli di giugno, quelli di luglio e gli altri di agosto. Si vivevano avventure e si creavano amicizie molto forti, anche perché ci si vedeva negli anni successivi e quindi si cresceva un po’ insieme, diciamo così. Era il bello di ritrovarsi cresciuti estate dopo estate”.

Nuove vacanze estive

Col tempo tante cose sono cambiate, e le vacanze al mare di oggi non sono più come in passato.

Jesolo stessa viene visitata non solo per la bellezza del suo mare e per gli eventi, ma anche per scoprirne la natura, il design (la City Beach è ricca di progetti firmati da archistar internazionali), la cultura del territorio, che comprende la vicinissima Venezia e le sue isole.

Jesolo è cresciuta e continua ad accogliere al meglio i suoi visitatori, nazionali e internazionali.

E anche la famiglia Rizzante è cresciuta, così come le sue strutture alberghiere: da quel primo hotel negli anni ‘50 oggi la “flotta” comprende sette hotel a Jesolo, di cui un nuovo 5 stelle di design, e due a Venezia.

Il mutare dei tempi, e una crescita come quella appena descritta, hanno imposto anche dei cambiamenti a livello gestionale. Mentre in passato poche figure svolgevano le mansioni più disparate, oggi è necessario avere figure specializzate: c’è il Revenue Manager, l’Executive Housekeeper, il Front Office Manager e molti altri.

“Le strutture devono adattarsi velocemente ed essere smart, anche dal punto di vista dei servizi – aggiunge Matteo -. In 45 anni sono passato attraverso diverse situazioni e ho visto mutare Jesolo e il mondo alberghiero. Oggi, con nove strutture, cerchiamo comunque di mantenere l’impronta di un’ospitalità famigliare: non cambia la nostra idea di essere un gruppo solido e coeso”.

Nelle parole di Matteo Rizzante abbiamo ritrovato quel sentimento che accomuna tutti gli jesolani che nel tempo hanno contribuito a creare l’appellativo con cui tutti la conosciamo: Jesolo, città dell’accoglienza.