I cambiamenti legati al modo di viaggiare negli ultimi 30 anni e alle nuove esigenze dei turisti, così come le sfide che il 2020 ha portato con sé, impongono una visione strategica e nuove forme di organizzazione da parte delle destinazioni turistiche. Di alcune prime suggestioni ed idee si è parlato nel webinar della scorsa settimana, mentre nel secondo appuntamento ci si è focalizzati sul valore dell’accoglienza turistica.
Ancora una volta abbiamo assistito all’interessante intervento di Stefano Marchioro, Direzione Turismo della Regione Veneto e Docente all’Università degli Studi di Padova, seguito da quello di Emiliano Monaco, Amministratore di Itur, che si occupa di uffici informazione e accoglienza turistica.
Organizzazione fa rima con cooperazione
Di fronte alle criticità che il mondo del turismo sta conoscendo, punto cardine di ogni destinazione dovrebbe essere un’efficace organizzazione, attraverso un’azione congiunta di pubblico e privato. Ciò permette, con le parole di Marchioro, di “dare risposte ai turisti, vantaggi alle imprese, attuare politiche di sostenibilità ed esprimere chiaramente l’identità della località”.
Tale lavoro di squadra può essere molto ampio e riguardare addirittura diversi stati, come avviene a Bodensee (Lago di Costanza), che si definisce “la regione dei 4 paesi” dato che cooperano per la gestione turistica del territorio Germania, Austria, Svizzera e Liechtenstein.
Un modello che viene applicato anche in Veneto, non solo attraverso il brand The Land of Venice, ma anche con strumenti di informazione condivisi. Ci riferiamo in particolare all’Osservatorio Turistico Regionale Federato, approvato nel 2019 e da poco atterrato online.
“L’Osservatorio è parte di un processo partecipato – afferma Marchioro – firmato da 40 soggetti sottoscrittori, tra cui Jesolo. Una piattaforma che coordina un’ampia mole di dati e diviene una piazza dei saperi, un punto di riferimento che evita di passare da una fonte all’altra”.
Si tratta di uno strumento utile per comprendere arrivi e presenze sul territorio, ma anche percepire la reputazione online di numerose città venete. L’attenzione è quindi sempre rivolta al turista, al mutare delle sue esigenze e al garantirgli la miglior soddisfazione possibile.
E qui torna il concetto di cooperazione: la reputazione di una destinazione è costruita da tutti gli attori presenti. “Basta il cittadino o l’albergatore non accogliente per far ricadere la percezione negativa sull’intera località” sottolinea Marchioro.
Insomma, l’accoglienza è una parte fondamentale nel buon esito di una vacanza.
Perché ci si rivolge agli uffici turistici?
Emiliano Monaco ha aperto il suo intervento con questa domanda, evidenziando il fatto che viviamo in una società dell’informazione, dove il singolo effettua ricerche su una molteplicità di canali e fonti. Proprio questo mare infinito di dati rappresenta la risposta.
Innanzitutto gli uffici IAT, come quello di Jesolo, danno informazioni corrette in termini di qualità e quantità alle richieste che gli vengono fatte, provenienti da una varietà di soggetti. Turisti, residenti, operatori turistici: ognuno ha bisogno di risposte diverse, anche in termini di contenuto.
“Gli uffici turistici dispongono di dati che vengono aggiornati con attenzione e periodicità, per fornire il miglior servizio possibile. Un esempio è la raccolta di informazioni che lo IAT di Jesolo ha effettuato nell’ultimo periodo per la realizzazione del nuovo catalogo ricettivo della città, dove sono indicati più di 400 hotel, oltre ad agenzie immobiliari e affitta appartamenti” afferma Monaco.
Inoltre gli IAT svolgono un’importante funzione di accoglienza turistica. L’ufficio della City Beach, insieme al portale Jesolo.it, rappresenta il biglietto da visita della località. Non solo fornisce informazioni e assistenza, ma gestisce reclami e accoglie suggerimenti, che vengono indirizzati ai canali preposti.
“Le persone si rivolgono allo IAT perché si fidano, e lo riconoscono come interlocutore affidabile e neutrale. L’ufficio informazione e accoglienza – chiosa Monaco – agisce infatti con l’unico interesse della località turistica. Basta pensare al fatto che la cifra trattenuta a seguito di una prenotazione sul DMS regionale viene reinvestita dal Comune per attività di promozione turistica, in un circolo virtuoso che ha una ricaduta positiva sull’intera città”.
Per rilanciare il turismo, anche già con l’estate 2021, è quindi essenziale non solo avere un’efficace strategia a monte, ma avere una squadra unita sul fronte dell’accoglienza. Comune, Ufficio IAT, ristoratori, albergatori, negozianti, cittadini: tutti giocano il loro ruolo nel rendere indimenticabile la vacanza dei visitatori della City Beach.